Una storia per immagini
Dal 12.01.2024 al 31.12.2025
Le fotografie qui esposte sono state presentate per la prima volta a Villa Manin a fine 2019. Riproponiamo ora questo percorso in parte integrato e arricchito.
Esso ha al centro non gli antichi fasti dogali o il celebre passaggio di Napoleone, ma le vicende della villa a partire dalla fine dell’Ottocento. Una storia raccontata finora solo in occasione della mostra citata e intessuta di momenti drammatici ma anche densa di episodi curiosi restituiti con immediatezza da immagini inedite o poco note.
Circa cento fotografie documentano il compendio fra l’inizio e la metà del secolo, registrano gli eventi storici che lo attraversano, i bagliori di una dinastia al crepuscolo e, più spesso, l’esistenza minuta e vivace della comunità che lo abita.
Ritratta tra fine Ottocento e inizi Novecento ancora chiusa in se stessa e completa della sua ricca decorazione scultorea, la superba dimora si trova ben presto, di nuovo, al centro della Storia.
La Prima Guerra Mondiale è già scoppiata quando Re Vittorio Emanuele III sosta a Villa Manin durante una delle sue tante visite al fronte, poco prima che la rotta di Caporetto la veda attraversata dalle truppe e dai profughi in fuga. La ribalta toccherà poi ai sovrani degli stati avversari, il Kaiser Guglielmo II, l’imperatore Carlo I d’Austria. Scatti suggestivi mescolano i soldati nemici e i popolani.
La Seconda Guerra Mondiale assegnerà al palazzo una diversa funzione. Carlo Someda de Marco farà aprire le sale del piano terra per accogliere e proteggere dal disastro incombente le opere d’arte dei territori del Friuli e della Venezia Giulia. Le fotografie del secondo dopoguerra documentano nel parco un patrimonio scultoreo da ricomporre, restituendo alle statue le teste perdute, correggendo assemblaggi impropri, rimettendo in piedi le divinità atterrate.
Ci parlano anche della vivacità dei giovani del borgo che celebrano la maggiore età e la bellezza delle compaesane sui muri della Piazza Quadra, tappezzati pure di manifesti di propaganda elettorale, con scarso riguardo per la dignità dell’aristocratica dimora, ormai incapace di nascondere i suoi acciacchi.
I discendenti di una delle più ricche e potenti famiglie della Serenissima sono immortalati nelle ultime occasioni di fasto: un matrimonio belle époque, ritrovi eleganti, tranquille passeggiate e cacce scherzose nel parco.
Negli spazi antistanti la villa va in scena invece la curiosità dei bambini, il via vai operoso dei contadini con i loro carri e gli arnesi della vita quotidiana, oche, galline e cani, padroni indisturbati nella grande piazza.
La scelta delle immagini, tratte da fototeche e archivi pubblici ma anche dalle raccolte di privati cittadini, collaboratori generosi e appassionati, ha portato a proporre una mostra che vuole essere il primo, piccolo tassello di una storia ancora in gran parte da scrivere.