Patty Smith #Concert for Pasolini
1 agosto 2015 - ore 21.00
Zenit srl in collaborazione con l’Azienda Speciale Villa Manin, la Regione Friuli Venezia Giulia, Agenzia Turismo FVG “Music&Live” e il Centro Studi Pier Paolo Pasolini presenta: «Pier Paolo Pasolini, un meraviglioso spirito rivoluzionario figlio di questa terra» (Patti Smith. Udine. 5/12/2014).
A QUARANTA ANNI DALLA MORTE DI PIER PAOLO PASOLINI E A QUARANTA ANNI DALLA PUBBLICAZIONE DEL SUO PRIMO ALBUM “HORSES”, LA SACERDOTESSA DEL ROCK SARÀ PROTAGONISTA DI UN GRANDE CONCERTO IN SUA MEMORIA NELLA SUA TERRA. ACCOMPAGNATA DAI SUOI STORICI MUSICISTI, L’ICONA STATUNITENSE DEL ROCK MONDIALE CELEBRERÀ IL SUO PRIMO ALBUM “HORSES”, UNA VERA PIETRA MILIARE DELLA STORIA DEL ROCK, NELLA TOP 50 DEI MIGLIORI ALBUM DEL XX SECOLO PER ROLLING STONES.
VILLA MANIN TORNA PALCOSCENICO DELLA GRANDE MUSICA INTERNAZIONALE CON UN CONCERTO ESCLUSIVO CON UN’ARTISTA UNICA: VERA ICONA NELLA SUA CARRIERA HA ATTRAVERSATO IL PUNK ED IL ROCK, ANALIZZATO IL MONDO ATTRAVERSO LA MUSICA, LA FOTOGRAFIA, LA POESIA, I ROMANZI, LA PITTURA E LA SCULTURA. AMATA (ANCHE DAI GIOVANISSIMI), DISCUSSA, INFLUENTE, COERENTE, IDEALISTA, È UN VERO E PROPRIO MITO DEL ROCK PER TUTTE LE GENERAZIONI.
“La morte non è nel non poter comunicare, ma nel non poter più essere compresi” | Pier Paolo Pasolini
Proprio in quel 1975, in cui Pasolini venne a mancare, nasceva la figura artistica di Patti Smith, con la pubblicazione di “Horses”, suo primo album, considerato una vera e propria pietra miliare della storia del rock, collocato alla 44° posizione nella classifica dei 500 migliori album del XX secolo della celebre e autorevole rivista Rolling Stone. Con lo spettacolo “1975 – 2015. 40 anni di Horses”, Patti Smith celebrerà questa ricorrenza sui palchi di tutto il mondo, toccando anche l’Italia. Sacerdotessa del rock, passionaria, poetessa, sciamana, molte sono le etichette con le quali nel corso degli anni hanno provato a definirla. Ma Patti Smith è Patti Smith.
Una straordinaria autrice e interprete, una delle figure femminili più carismatiche e dirompenti della storia della musica dalla fine degli anni Sessanta ad oggi, che continua a rinnovarsi anche attraverso la scrittura e a catturare anche le generazione più giovani con l’intensità visionaria della forza che emana. “Horses”, il meno elettrico dei suoi dischi degli anni ’70, convulso, originale, punk, è un disco unico, il prodotto e l’opera di una band. Un disco fondamentale, che segna l’ingresso di un nuovo linguaggio musicale, ancora oggi di un’attualità sorprendente, che ha influenzato e ispirato molti musicisti, tra cui, storia ormai nota, l’allora giovane Michael Stipe, futuro leader dei Rem.
Da “Gloria”, cover del brano di Van Morrison, che apre il disco, a “Redondo Beach” dal ritmo reggae, nato dopo una violenta lite con la sorella, ai lunghi 9 minuti di “Birdland”, suite di piano voce e chitarra. E ancora “Free Money”, “Kimberly” dal tocco new wave, “Break it up” dove emerge la chitarra di Tom Verlaine, fino a “Land” vero capolavoro del disco, divisa a sua volta in tre momenti e all’ ultima traccia “Elegie”.
Di sicuro Horses rappresenta un vero è proprio spartiacque nel modo della musica rock, traghettando dal passato nel futuro nuove sonorità e intenti indelebili. Sul palco insieme a lei ci saranno Lenny Kaye alla chitarra e Jay Dee Daugherty alla batteria, storici compagni dal 1975 che hanno partecipato alle recording session di Horses, il figlio Jackson Smith alla chitarra e il fedelissimo Tony Shanahan al basso.
A QUARANTA ANNI DALLA MORTE DI PIER PAOLO PASOLINI E A QUARANTA ANNI DALLA PUBBLICAZIONE DEL SUO PRIMO ALBUM “HORSES”, LA SACERDOTESSA DEL ROCK SARÀ PROTAGONISTA DI UN GRANDE CONCERTO IN SUA MEMORIA NELLA SUA TERRA. ACCOMPAGNATA DAI SUOI STORICI MUSICISTI, L’ICONA STATUNITENSE DEL ROCK MONDIALE CELEBRERÀ IL SUO PRIMO ALBUM “HORSES”, UNA VERA PIETRA MILIARE DELLA STORIA DEL ROCK, NELLA TOP 50 DEI MIGLIORI ALBUM DEL XX SECOLO PER ROLLING STONES.
VILLA MANIN TORNA PALCOSCENICO DELLA GRANDE MUSICA INTERNAZIONALE CON UN CONCERTO ESCLUSIVO CON UN’ARTISTA UNICA: VERA ICONA NELLA SUA CARRIERA HA ATTRAVERSATO IL PUNK ED IL ROCK, ANALIZZATO IL MONDO ATTRAVERSO LA MUSICA, LA FOTOGRAFIA, LA POESIA, I ROMANZI, LA PITTURA E LA SCULTURA. AMATA (ANCHE DAI GIOVANISSIMI), DISCUSSA, INFLUENTE, COERENTE, IDEALISTA, È UN VERO E PROPRIO MITO DEL ROCK PER TUTTE LE GENERAZIONI.
“La morte non è nel non poter comunicare, ma nel non poter più essere compresi” | Pier Paolo Pasolini
Proprio in quel 1975, in cui Pasolini venne a mancare, nasceva la figura artistica di Patti Smith, con la pubblicazione di “Horses”, suo primo album, considerato una vera e propria pietra miliare della storia del rock, collocato alla 44° posizione nella classifica dei 500 migliori album del XX secolo della celebre e autorevole rivista Rolling Stone. Con lo spettacolo “1975 – 2015. 40 anni di Horses”, Patti Smith celebrerà questa ricorrenza sui palchi di tutto il mondo, toccando anche l’Italia. Sacerdotessa del rock, passionaria, poetessa, sciamana, molte sono le etichette con le quali nel corso degli anni hanno provato a definirla. Ma Patti Smith è Patti Smith.
Una straordinaria autrice e interprete, una delle figure femminili più carismatiche e dirompenti della storia della musica dalla fine degli anni Sessanta ad oggi, che continua a rinnovarsi anche attraverso la scrittura e a catturare anche le generazione più giovani con l’intensità visionaria della forza che emana. “Horses”, il meno elettrico dei suoi dischi degli anni ’70, convulso, originale, punk, è un disco unico, il prodotto e l’opera di una band. Un disco fondamentale, che segna l’ingresso di un nuovo linguaggio musicale, ancora oggi di un’attualità sorprendente, che ha influenzato e ispirato molti musicisti, tra cui, storia ormai nota, l’allora giovane Michael Stipe, futuro leader dei Rem.
Da “Gloria”, cover del brano di Van Morrison, che apre il disco, a “Redondo Beach” dal ritmo reggae, nato dopo una violenta lite con la sorella, ai lunghi 9 minuti di “Birdland”, suite di piano voce e chitarra. E ancora “Free Money”, “Kimberly” dal tocco new wave, “Break it up” dove emerge la chitarra di Tom Verlaine, fino a “Land” vero capolavoro del disco, divisa a sua volta in tre momenti e all’ ultima traccia “Elegie”.
Di sicuro Horses rappresenta un vero è proprio spartiacque nel modo della musica rock, traghettando dal passato nel futuro nuove sonorità e intenti indelebili. Sul palco insieme a lei ci saranno Lenny Kaye alla chitarra e Jay Dee Daugherty alla batteria, storici compagni dal 1975 che hanno partecipato alle recording session di Horses, il figlio Jackson Smith alla chitarra e il fedelissimo Tony Shanahan al basso.