È un progetto culto, amatissimo nella scena indie italiana “Un fiore per coltello”, “Senontipiacefalostesso” e tanti altri brani della loro storia sono stati riscoperti dalla gen z che li ha fatti diventare virali su Tik Tok. Il ritorno è stato segnato dall’uscita del nuovo singolo “Dandy Candy” e dall’ esplosivo live al Mi ami festival sul palco principale.
Nel cartellone dei “Concerti nel Parco” di Villa Manin Estate a sorpresa ci sarà anche L’Officina della Camomilla, progetto culto del panorama alternativo italiano, in concerto domenica 9 luglio 2023 alle ore 18:30. I biglietti – al prezzo simbolico di 5 euro + dp – sono disponibili online su Ticketone.it, Ticketmaster.it e in tutti i punti vendita autorizzati
Dopo l’attesissimo ritorno dal vivo con la data al MI AMI Festival, L’Officina della Camomilla ha aggiunto nuove date estive selezionate – tra cui quella nel parco di Villa Manin – e due speciali appuntamenti nei club per il mese di dicembre. Lo show estivo sarà l’occasione per portare dal vivo i pezzi storici come “Un fiore per coltello”, “Senontipiacefalostesso”, “Agata Brioches” tornati virali nell’era di Tik Tok e il nuovo singolo “Dandy Candy” pubblicato a fine aprile per ADA/Warner Music Italy.
L’Officina della Camomilla nasce nel 2008 a Milano come progetto solista di Francesco De Leo. L’idea di band nasce poco tempo dopo con l’incontro tra De Leo e Stefano Poletti, musicista ma soprattutto videomaker (ha lavorato con Baustelle, TARM e tanti altri). L’esordio discografico arriva però nel 2013 con “Senontipiacefalostesso Uno” per Garrincha Dischi, dopo le centinaia di migliaia di visualizzazioni su Youtube di tracce autoprodotte. Sulla scia del successo del primo album l’anno successivo esce “Senontipiacefalostesso Due” (2014, Garrincha Dischi/Audioglobe) e, in mezzo, vengono pubblicati numerosi Ep contenenti inediti e brani sparsi. Seguono poi Palazzina Liberty (2016, Garrincha Dischi) e la raccolta di cento brani tra demo e inediti Antologia della Cameretta (2017, Garrincha Dischi).
Cifra stilistica della band è la spensieratezza con cui rappresenta in musica “quello che passa fuori dalla propria finestra”. Le canzoni possono prendere vita da appunti, pensieri surreali, allucinazioni modellate, cieli nuvolosi, da ogni piccola sensazione che affiora sottopelle. Nei brani dell’Officina della Camomilla strumenti giocattolo e tastierine mischiate al clapping, chitarre distorte à la Libertines dei tempi d’oro, un Alex Turner che preferisce le filastrocche macabre ai muri di suono della sua band. Favole cattive, passaggi meno nervosi che ricordano i migliori The Pains Of Being Pure At Heart.