Corvidae. Sguardi di specie

16/11/2024 alle ore 18:00

Come appare la nostra specie agli occhi di altri abitanti della Terra? È pensabile un futuro più sostenibile del nostro presente? Con sguardo comico e disincantato, uno stormo di corvi – animato da Marta Cuscunà – ci interroga sulla possibilità di realizzare una nuova armonia fra natura e progresso.

Il pubblico potrà rivedere in teatro gli episodi dei corvi andati in onda su RAI 3, ispirati ai temi che Paolini e Pievani hanno affrontato in ciascuna puntata e scoprire episodi nuovi in cui lo stormo, con sguardo comico e disincantato, ci interroga sulla possibilità di realizzare una nuova armonia fra la natura e un progresso finalmente sostenibile.

Lo spettacolo conserva il format televisivo per cui è nato, portandolo in teatro. Corvidae. Sguardi di specie, infatti, è composto come una serie tv: tre stagioni con quattro episodi ciascuna che si snocciolano davanti al pubblico tra una sigla e l’altra.
Il susseguirsi degli episodi non costruisce un’unica narrazione quanto piuttosto una profezia di futuri possibili. Il punto d’inizio di ogni episodio è la realtà contemporanea ma gli sviluppi si diramano in un domani cangiante.
Da un futuro in cui gli allevamenti intensivi di animali saranno interamente sostituiti dalla produzione di carne sintetica (distopia o utopia per i corvi che si cibano dei nostri rifiuti alimentari?), all’ipotetica scomparsa di Donald Trump in uno dei suoi famosi campi da golf a causa dell’innalzamento dei mari, problema di cui i negazionisti della crisi climatica si ostinano a smentire l’esistenza. Dallo scontro tra il movimento ecologista Fridays for future con le lobby del petrolio, alla scelta di dare alla nostra specie un nome nuovo per iniziare un’epoca in cui “umano” non sia più sinonimo di “altro dalla natura”.
Ogni episodio nasconde le tracce del pensiero dell’antropologa Anna Tsing, della biologa Lynn Margulis, del filosofo Bruno Latour e di quell’ecologia affettiva di cui parla Donna Haraway in Staying with the trouble.
Il pubblico è coinvolto attivamente dai corvi, è chiamato a comprendere e ricostruire la complessità del nostro presente, a interpretare e a prendere posizione, a scegliere di intervenire al di là del dispositivo teatrale.
Corvidae. Sguardi di specie richiede al pubblico un atteggiamento partecipativo perché parla di crisi climatica e di quell’azione collettiva urgente a cui l’umanità è chiamata per arginarne le conseguenze.

I corvi protagonisti dello spettacolo sono meccanici, creature simboliche fatte di componentistica industriale e cavi di freni di bicicletta.
L’installazione scenica, progettata dalla scenografa Paola Villani insieme a Marco Rogante, si basa su un sistema di manovrazione completamente manuale e analogico che permette l’animazione a vista dei corvi da parte di un’unica performer attraverso un sistema di joystick meccanici.
In questo spettacolo sul futuro del nostro pianeta non c’è robotica, il motore di tutto quello che si anima in scena è umano. Anche le voci dei corvi sono realizzate dal vivo senza l’aiuto di distorsioni o playback, grazie a un profondo lavoro di ricerca vocale sulle sonorità degli uccelli sotto la guida della vocalist Francesca Della Monica.

Corvidae. Sguardi di specie
Corvidae. Sguardi di specie
Corvidae. Sguardi di specie

L’ingresso allo spettacoo è libero, fino a esaurimento dei posti disponibili. 

È possibile prenotare il proprio posto scrivendo a bookshop@villamanin.it o telefonando allo 0432.821258

Lo spettacolo è prodotto da una rete di soggetti importanti tra cui il Piccolo Teatro di Milano e il CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, guidati dal MUSE – Museo delle Scienze di Trento

Corvidae. Sguardi di specie
di e con Marta Cuscunà
progettazione e realizzazione animatronica Paola Villani
assistenza alla regia, esecuzione dal vivo luci, audio e video Marco Rogante
dramaturg Giacomo Raffaelli
scenografie video Massimo Racozzi
graphic design Carlotta Amantini
consulenza scientifica MUSE – Museo delle Scienze di Trento
cura e organizzazione Laura Marinelli, Miriam Paschini
distribuzione Jean-François Mathieu
originariamente scritto per La Fabbrica del Mondo di Marco Paolini e Telmo Pievani, Rai 3
coproduzione Etnorama – Cultura per nuovi ecosistemi, CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli
Venezia Giulia; MUSE – Museo delle Scienze, Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, Tinaos
l’installazione dei corvi è parte della scena de Il canto della caduta, una coproduzione Centrale
Fies, CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, Teatro Stabile di Torino, São Luiz
Teatro Municipal – Lisbona; sponsor tecnici igus® innovazione con i tecnopolimeri, Marta s.r.l.
forniture per l’industria
DURATA: 65’ senza intervallo