A cavallo tra post-punk e avant jazz, a Villa Manin arriva una delle band più osannate della musica alternativa contemporanea. Attivi dal 2019, i Black Country, New road sono già stati protagonisti nei festival più prestigiosi al mondo come Glastonbury.
Con il loro disco d’esordio sono stati in vetta alle chart inglesi, nominati ai mercury prize e acclamati dal The Guardian e il New York Times. Sono un ensemble di sei elementi che fonde musicisti di formazione classica a quelli autodidatti, dando vita a una miscela unica, fatta di abilità tecnica e imprevedibilità.
A Villa Manin Estate 2023, all’interno del cartellone dei “Concerti nel Parco”, arriva uno dei nomi più osannati della musica alternativa contemporanea, i “Black Country, New Road”, in concerto domenica 16 luglio alle ore 18:30. I biglietti, al prezzo simbolico di 5 euro + d.p. saranno in vendita dalle ore 11:00 di venerdì 5 maggio online su Ticketone.it, Ticketmaster.it e in tutti i punti vendita autorizzati.
Dopo gli annunci di Daniel Norgren (colonna sonora “Le otto montagne) e Jeremiah Fraites (co-fondatore The Lumineers) si tratta del terzo nome internazionale del cartellone di concerti pensato dall’ERPAC FVG in collaborazione con Vigna PR per animare e far riscoprire la parte più naturalistica della storica residenza doganale, offrendo un’opportunità di incontro e svago al pubblico nei pomeriggi estivi, attraverso la musica.
Ensemble di sei elementi, il loro acclamato documentario “Live at Bush Hall”, ora è uscito anche come album live e cattura un periodo del tempo, lungo otto mesi, nel quale la band ha eseguito brani inediti on the road. Il disco arriva dopo l’annuncio del concerto allo Shepherd’s Bush Empire di Londra, tra i traguardi più importanti della band, già protagonista nei palchi più prestigiosi di festival in tutto il mondo. Dalle quattro partecipazioni al Primavera Sound, passando per Glastonbury fino al Fuji Rock in Giappone i Black Country, New Road sono divenuti un nome sulla bocca di tutti per i loro live.
L’esordio con “For the First Time”, li ha visti in vetta alle chart inglesi e in nomination ai Mercury Prize 2021, e con “Ants from Up There”, pubblicato a febbraio 2022, hanno saputo crearsi un’identità ben definita tra il post- punk più sperimentale e l’avant jazz. Nel Regno Unito le loro esibizioni live sono diventate leggendarie tra i fan della scena emergente riunita attorno al decantato pub londinese di Brixton “The Windmill”, già meta dei Fat White Family, black midi, Squid e molte altre band. “For the first time”, in equilibrio tra post-rock, post-punk e influenze jazz, è in perfetto equilibrio tra questa prima incarnazione della band e la loro continua evoluzione.
Per molte band due canzoni sono un punto di partenza o uno spunto per ciò che verrà: i Black Country, New Road sono riusciti ad attirare l’attenzione di pubblico e media già solo attraverso i primi due singoli condivisi nel 2019, “Athen’s, France” e “Sunglasses”. Ciò che ne è conseguito è stata la nomina a “migliore band del mondo” sul The Quietus, recensioni entusiastiche dal New York Times al The Guardian, una copertina su Loud & Quiet, una live session per BBC 6 Music, show sold out nel Regno Unito, un live show accompagnati da un’orchestra e un invito alla TV francese insieme a Kim Gordon dei Sonic Youth ed Ed O’Brien dei Radiohead.
Originari di Cambridge, alcuni membri si conoscono dai tempi della scuola secondaria, altri dei tempi dell’università: questo ha creato uno spirito coeso e un legame profondo che si riflette nella loro istintiva creatività collettiva. Inoltre, il loro background eterogeneo, che fonde musicisti di formazione classica a quelli autodidatti, si traduce in una miscela unica, che combina un’abilità tecnica precisa con un’essenza primordiale imprevedibile.
I Black Country, New Road sono Lewis Evans (sassofono), May Kershaw (tastiera), Charlie Wayne (batteria),
Luke Mark (chitarra), Tyler Hyde (basso) e Georgia Ellery (violino).