Beppe Grillo
20 settembre 2007 - ore 21.30
Sei tappe del ‘Reset tour” di Beppe Grillo tra il Veneto e il Friuli Venezia Giulia. Oggi il comico sarà al Castello di Este, poi il 17 al Castello di Villafranca, il 19 a Schio, il 20 a villa Manin di Passariano di Codroipo, il 22 e 23 al palazzo del Turismo di Jesolo. Grillo, sua caratteristica ormai da tempo, intervalla nei suoi spettacoli fasi di comicità mista a ‘sermoni” di satira sociale e politica, parlando del cittadino, consumatore e contribuente alle prese con il fenomeno dela saturazione cerebrale. Dopo il ‘V-day”, le decine di migliaia persone presenti, le 332.225 le firme raccolte, Grillo torna in scena, con rinnovata furia informativa”. C’è quindi grande attesa per le scelte di Grillo e per come deciderà di proseguire la protesta civile di cui si è fatto promotore. Il confino dal piccolo schermo – rileva una nota – per il popolare comico ha prodotto l’effetto contrario (rispetto a quanto voluto da chi l’aveva indotto). L’inizitiva del comico genovese, che nel suo blog chiama i politici italiani i nostri dipendenti, mette in subbuglio i poli ma non tutti gli esponenti politici sono disposti a prendere sul serio il ‘V-day” e la proposta di legge sull’ineleggibilità dei parlamentari che ha appunto già raccolto oltre 330 mila firme. Cosa c’è di più politico di una legge di iniziativa popolare prevista dalla Costituzione?, si chiede Grillo per il quale i nostri dipendenti (con l’accusa di fomentare l’antipolitica) stanno mettendo altra legna sul fuoco per scaldare la pentola a pressione Italia. A non essere minimamente preoccupato è certamente Pier Ferdinando Casini. L’ex presidente della Camera liquida la questione con un laconico a me non interessa e si dice convinto che in Italia si debbano fare scelte anche impopolari come rifondare i partiti. L’unica ricetta è fare le cose. L’antipolitica non si batterà con le speculazioni o con le furbizie. La politica – taglia corto Casini – ha un presupposto indispensabile che è il ruolo dei partiti politici. Ad essere convinto che i discorsi di Grillo posssano diventare politici è il numero uno della Cisl, Raffaele Bonanni, mentre Savino Pezzotta chiede uno scatto di orgoglio ai partiti e ricorda che, se Grillo rappresenta la pancia del paese, i cattolici devono essere i custodi della democrazia. Per la comica Sabina Guzzanti gli artisti non possono sostituirsi alla politica e invita Grillo a non cambiare mestiere mentre il direttore del Tg1, Gianni Riotta, si schiera contro l’abolizione dei partiti.