“Troppo grande e ricca perfino per un doge” esclamò Napoleone vedendola.
Villa Manin era infatti la residenza di campagna di Lodovico IV, dal 1789 Doge della Repubblica di Venezia e destinato, proprio per mano di Napoleone ad essere anche l’ultimo.
E in questa villa ha avuto luogo uno degli episodi che cambiò il destino dell’Italia e dell’Europa: la firma del Trattato di Campoformio.
Napoleone è stato forse l’ospite più illustre di Villa Manin. Vi soggiornò dal 27 agosto al 22 ottobre: in nessun altro luogo in Italia si fermò più a lungo. Qui venne raggiunto, nel mese di settembre, anche dalla moglie Joséphine de Beauharnais. Donna elegante e raffinata, aveva conquistato il cuore del giovane condottiero l’anno prima e Napoleone approfittava di ogni momento per isolarsi con lei nelle molte stanze della villa.
“Il sacrificio della patria nostra è consumato: tutto è perduto” le parole con le quali Ugo Foscolo commentò il trattato che sanciva la fine della Repubblica e il tradimento delle illusioni patriottiche.
Attraverso avvincenti installazioni multimediali, ci si potrà immergere in una notte cruciale della storia italiana e ascoltare dalla viva voce del condottiero la sua versione dei fatti.
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