Napoleone
Napoleone a Villa Manin: dialogo tra potenze
Napoleone Bonaparte soggiornò a Villa Manin di Passariano (UD) nel 1797, nei mesi in cui furono discussi gli accordi che portarono al trattato di Campoformio e decretarono il passaggio dei territori veneziani al dominio austriaco.
Abile condottiero e scaltro uomo politico, Napoleone Bonaparte (Ajaccio, 15 agosto 1769 – Sant’Elena, 5 maggio 1821) rivestì un ruolo di prim’ordine nella storia della Francia e dell’Europa.
E proprio il Friuli Venezia Giulia segnò una tappa fondamentale della sua ascesa
In Friuli: Il soggiorno di Napoleone a Passariano
Tra il 27 agosto e il 22 ottobre 1797, a conclusione della prima campagna d’Italia Napoleone, scelse Villa Manin di Passariano, come proprio quartier generale durante le trattative con gli austriaci.
Durante questo periodo, la villa, simbolo di potere e nobiltà, ospitò conferenze di pace che portarono alla firma del Trattato di Campoformio il 17 ottobre 1797. Questo storico accordo ridisegnò i confini europei, ridefinendo confini e aree di dominio di Francia e Austria.
A metà settembre Napoleone fu raggiunto a Passariano anche dalla sua prima moglie e futura imperatrice Joséphine di Beauharnais.
La cognata del doge, che stava trascorrendo l’estate a Villa Manin, fu costretta a lasciarla e a trasferirsi nella casa di un fattore nella vicina Bertiolo, portando con sé preziosi arredi e opere d’arte nel timore che fossero razziati dalla guarnigione francese.
La camera di Napoleone
È una delle stanze più caratteristiche di Villa Manin, la camera di Napoleone. Una stanza dalle dimensioni più contenute rispetto alle altre grandi stanze del pianterreno, ma non per questo meno sfarzosa.
Con la sua atmosfera evoca il ricordo della presenza del suo ospite più illustre.
Le due nicchie laterali celano una piccola chicca: si possono infatti ammirare gli originali affreschi del Seicento (ultima testimonianza dell’originale arredo pittorico del primo nucleo della villa) poi nascosti dagli stucchi settecenteschi che ornano tutta la stanza.
Villa Manin riporta il visitatore indietro nel tempo, permettendo di rivivere quei giorni di intenso scambio diplomatico, lasciando una traccia indelebile nel corso della storia europea.
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